45 anni di servizio per l’autosviluppo del Burkina Faso
45 anni di servizio all’umanità in Burkina Faso
Nel 1972 viene avviato un atelier a Saaba, in Burkina Faso, con l’apporto della Ong MANI TESE il micro progetto 221/2 (Section Artisanal Juvenat Saaba) per la formazione dei giovani seminaristi dei F.S.F. nell’artigianato. Dopo due anni di insegnamento teorico il comitato responsabile dei Fratelli S.F. per i microprogetti per lo sviluppo del Paese, decide di trasformare l’insegnamento teorico in favore di quello pratico per giovani apprendisti e per arrivare a una produzione artigianale da poter mettere a disposizione delle popolazioni promuovendo l’autosviluppo del Paese.
Via via si affiancano fratel Ilario Cob e fratel Francesco Massa e parecchi volontari. Ne ricordiamo alcuni: Lancini Giovanni, Pepin Francesco, Chevasson Jean Pierre.
Decisamente il progetto iniziale prende un grande sviluppo. Vengono formati operai per la produzione di attrezzi agricoli, di telai manuali per la tessitura, carretti, sedie, banchi per le scuole…
L’atelier di Saaba ha avuto un ruolo molto importante per l’abbattimento dei costi di oggettistica che particolarmente negli anni ‘70 e ‘80 venivano importati.
Nel 1982 la preziosa collaborazione dell’ingegner Bom con fratel Ilario porta alla realizzazione nell’officina di Saaba di una pompa particolare, per i pozzi, capace di pompare l’acqua anche in un deposito sopraelevato fino a !o metri: la pompa VOLANTA, manuale o azionata da un piccolo motore e successivamente con i pannelli solari.
Il progetto “Acqua per il Sahel” avviato negli anni ’70 vede un grande sviluppo, dal 1982 a oggi sono più di 8mila le pompe installate sui pozzi in Burkina Faso e nei paesi limitrofi avendo cura di formare anche del personale per la manutenzione di dette pompe nei vari luoghi dove vengono installate.
Tra le varie attività, grazie al progetto riciclaggio della plastica, attuato insieme alla ONG LVIA, si è arrivati anche alla produzione di oggettistica varia: righelli, squadre, piedini per tavoli, sedie.
Il progetto ROBUSTA (Rotary-Burkina-Service-Trivella-Acqua) lanciato dal Rotary di Chieri nel 2009 insieme al CAM SAFA ha fornito all’atelier di Saaba nel 2015 tutta la strumentazione (perforatrice, autocarro e compressore) che ha permesso nel solo 2015 di fare bel 53 pozzi dotati di pompa portando acqua potabile là dove non c’era.
Per tutto questo diciamo innanzitutto un grazie alla Provvidenza che, come sempre, sa intervenire quando ci si dà da fare per il bene, suscitando persone di buona volontà che in un modo o nell’altro ci hanno dato una mano.