UNA VITA RELIGIOSA LAICALE
e si chiamano con questo nome.
Sono chiamati ad essere fratelli di Cristo.
Fratelli tra loro, fratelli di ogni uomo,
con la testimonianza della carità di Cristo
verso tutti
Costituzioni 4
Fratel Gabriel assunse questa condizione di Fratello e morì come Fratello nonostante la forte influenza della clericalizzazione della Chiesa di quel momento. Lasciò scritto ai suoi Fratelli: “Portate il dolce nome di Fratelli, non permettete che vi chiamino altrimenti. I nomi delle dignità ispirano ed impongono rispetto; questo suggerisce al contrario solo semplicità, bontà e carità”.
Si tratta di accentuare e testimoniare nel mondo la forza della fraternità, i valori del Vangelo e l’imitazione radicale della forma storica della vita di Gesù.
SPIRITO E SPIRITUALITÀ CHE SI ISPIRANO ALLA SANTA FAMIGLIA
alla realizzazione del piano di salvezza
con lo spirito proprio dell’Istituto
che è lo spirito di famiglia.
Questo spirito si richiama ai legami vitali
che univano i membri
della Santa Famiglia di Nazaret
la cui origine è la Trinità divina
Costituzioni 11
Ci ispiriamo alla vita familiare della Sacra Famiglia di Nazaret. La risposta che Gesù, Maria e Giuseppe diedero al Padre mediante la preghiera, il lavoro e l’amore vissuto nel quotidiano è un invito a dare la stessa risposta anche oggi. Pertanto, noi Fratelli siamo chiamati ad aggiornare e prolungare il dinamismo familiare di Nazaret, con una vita semplice ed attiva, in tutte le circostanze della nostra vita.
DEDITI ALLA MISSIONE EVANGELIZZATRICE
alle necessità della Chiesa locale.
Si inseriscono nella pastorale
principalmente mediante
l’educazione cristiana,
la catechesi e l’animazione liturgica
Costituzioni 16
Condividendo il carisma del Fondatore il Venerabile fratel Gabriele Taborin, siamo stati chiamati ad evangelizzare nella Chiesa locale, specialmente in tre ambiti che furono voluti e da lui vissuti: l’educazione cristiana, la catechesi e l’animazione liturgica.
Perciò, le nostre Comunità di Fratelli svolgono un lavoro apostolico che aiuta a crescere come persone e come cristiani: educando nelle scuole, comprese anche quelle professionali; collaborando in scuole di catechisti e di pastorale; impartendo catechesi in parrocchie, scuole o gruppi giovanili; incoraggiando la liturgia in parrocchie e santuari; accompagnando e formando giovani in case di formazione.Fratelli e Laici portiamo a termine questo lavoro di evangelizzazione tramite una missione condivisa con molte altre persone.
UN PROGETTO CHE SI RINNOVA E SI ATTUALIZZA
la catechesi la liturgia
e l’attenzione alla famiglia
37° Capitolo Generale
I Capitoli Generali e Provinciali promuovono un aggiornamento del carisma per adattarlo alle nuove realtà e necessità col fine di continuare a dare risposte all’uomo di oggi partendo dal Vangelo.
IL NOSTRO CARISMA UNA BUONA NOTIZIA PER TUTTE LE CULTURE
dello Spirito che continua l’opera di Cristo.
Ci apre a tutte le culture, arricchendoci con esse
e rendendoci sensibili
ai più poveri e necessitati
37° Capitolo Generale
Attualmente la Congregazione è presente in Francia, Uruguay, Italia, Argentina, Spagna, Burkina Faso, Brasile, Ecuador, Costa di Avorio, Messico, Filippine, India, Colombia, Benin, Indonesia e Timor Leste.
Come fratel Gabriele vogliamo essere sensibili alle necessità della nostra epoca e vogliamo accogliere il consiglio del Santo Curato d’Ars, amico personale di fratel Gabriele, che ci diede questo consiglio: “Rimanete nella semplicità. Quanto più semplici sarete maggiore bene farete”.
IL MOTTO
non permettete mai che vi si chiami in altro modo;
i nomi onorifici ispirano e impongono rispetto;
ma questo respira soltanto semplicità
e carità
fratel Gabriele Taborin
Vivere la spiritualità della Santa Famiglia di Nazaret per i Fratelli significa attualizzare e prolungare il mistero di quella famiglia, in particolare vivendo nella semplicità, nel raccoglimento, nell’umiltà, in altre parole incarnando lo straordinario del Vangelo in una quotidianità di atti ordinari.
Il lavoro, la preghiera e la fraternità sono le linee costanti di questo vivere nazareno, che si riassume nel motto:
In oratione, labore et caritate: Pax
Oratione Vita di preghiera del Fratello
La scelta della vita religiosa è promossa, tra le altre cose, dal gusto della preghiera: il religioso deve avere il gusto di incontrare Dio.
G. Taborin
La partecipazione all’Eucaristia è l’atto più espressivo della consacrazione religiosa del Fratello. Impara da Cristo a donarsi a Dio ed agli uomini per amore. La celebrazione della liturgia delle ore, tempo forte della vita di preghiera della comunità, è aperta a quanti desiderano parteciparvi.
Labore Vita di lavoro del Fratello
Essere fratelli vuole dire essere con gli altri e per gli altri. Per il Fratello l’apertura agli altri è l’unica risposta soddisfacente del lavoro: donare e donarsi. Per questo mette volentieri i suoi talenti, le sue capacità, tutto se stesso al servizio dell’opera di Dio, ovunque l’obbedienza lo destina.
Le Costituzioni considerano la sua attività apostolica come una dimensione essenziale della consacrazione a Dio e al Regno e come espressione concreta di amore verso il prossimo. I campi specifici in cui il Fratello lavora sono quelli dell’educazione nelle scuole dell’Istituto o statali, nei centri di formazione professionale, di catechesi e di animazione liturgica. A questo scopo acquisisce i titoli necessari e una formazione professionale solida e costantemente aggiornata, capace di rispondere alle esigenze di una società in rapida evoluzione.
I Fratelli rivolgono un’attenzione preferenziale a quanti si trovano in situazione di debolezza: ai giovani, ai poveri ed alle famiglie in difficoltà.
Caritate Vita comunitaria del Fratello
Prologo alle Costituzioni
I Fratelli formano una famiglia-comunità dove ognuno è accolto, stimato, amato, aiutato. Lungo il corso della giornata, ed in modo più prolungato durante l’anno, ci sono momenti di incontro, dove si condividono gioie e difficoltà. I Fratelli celebrano con gioia tutto ciò che lega una vita di fraternità: ricorrenze, anniversari, feste… (Cost. art. 90)
SPIRITO DI FAMIGLIA
I Fratelli si propongono di riprodurre nella loro vita comunitaria “lo stesso spirito che univa Gesù, Maria, Giuseppe a Nazaret e la cui origine è la Trinità divina, e che eleva e trasforma i vincoli che Dio ha posto in seno alla famiglia naturale.”
Questo spirito s’incarna nelle virtù che vogliono essere caratteristiche dei FSF e che manifestano ed alimentano lo spirito di famiglia: la gioia, il dialogo, la comprensione, la delicatezza, la semplicità, il servizio.
Taborin ha definito questo modo di vivere spirito di corpo e di famiglia ed ha trasmesso ai suoi figli spirituali un’espressione concreta di questo spirito:
“Una cosa che contribuisce molto, miei cari Fratelli, alla felicità, alla prosperità e alla forza di una Corporazione religiosa e che allevia il peso di colui che Dio ha scelto come superiore, è lo spirito di corpo e di famiglia. Esso deriva dalla carità e quindi da Dio che è la carità stessa… In una congregazione dove regna questo spirito tutti i membri che la compongono hanno un cuore solo ed un’anima sola; si amano, si aiutano a vicenda, partecipano ai dolori ed alle gioie, ai successi ed agli insuccessi gli uni degli altri…”(Cost. art. 13)
Lo spirito di famiglia caratterizza anche la loro opera educativa ed il rapporto con quanti, per motivi di apostolato o di lavoro, collaborano con loro.